Bilancio di sostenibilità

Il Bilancio di Sostenibilità trova un primo riferimento normativo nel Decreto Legislativo 30.12.2016, n. 254 che rende obbligatoria la redazione annuale di una dichiarazione individuale di carattere non finanziario (DNF) per le Imprese di grandi dimensioni (sono meno di trecento quelle di interesse pubblico, mentre sono almeno trentamila le Imprese medio-grandi che, pur senza obbligo, hanno interesse e ragioni di farla, anche in forma semplificata).
Le Imprese e i Gruppi di grandi dimensioni devono evidenziare un comportamento commerciale trasparente e responsabile e un’attività compatibile con una crescita sostenibile e inclusiva al fine di promuovere gli interessi della società; la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e sulla diversità contribuisce a misurare, monitorare e gestire i risultati delle Imprese e il relativo impatto sulla Società. È necessario assicurare la trasparenza delle informazioni sociali e ambientali fornite dalle Imprese al fine di individuare i rischi per la Sostenibilità e accrescere la fiducia degli investitori e dei Consumatori, coniugando redditività a lungo termine, giustizia sociale e protezione dell’ambiente.
Si prevede un’elevata flessibilità di azione al fine di tenere conto della natura multidimensionale della RSI – Responsabilità Sociale delle Imprese e della diversità delle politiche di Sostenibilità applicate dalle Imprese, garantendo nel contempo un livello sufficiente di comparabilità per rispondere alle esigenze degli investitori e di altri portatori di interesse, nonché alla necessità di assicurare ai Consumatori un facile accesso alle informazioni relative all’impatto delle Imprese sulla Società.
Sono stati elaborati orientamenti non vincolanti, che includano indicatori fondamentali di prestazione non finanziari generali e settoriali. La dichiarazione informativa dovrebbe contenere, per quanto concerne gli aspetti ambientali, informazioni dettagliate riguardanti l’impatto attuale e prevedibile delle attività dell’Impresa sull’ambiente nonché, ove opportuno, sulla salute e la sicurezza, l’utilizzo delle risorse energetiche rinnovabili e/o non rinnovabili, le emissioni di gas a effetto serra, l’impiego di risorse idriche e l’inquinamento atmosferico, il minimo l’utilizzo del territorio e l’uso di materiali preferibilmente idonei per l’economia circolare.
Per quanto concerne gli aspetti sociali e attinenti al personale, le informazioni fornite nella dichiarazione possono riguardare le azioni intraprese per garantire l’uguaglianza di genere, l’attuazione delle convenzioni fondamentali dell’Organizzazione internazionale del lavoro, le condizioni lavorative, il dialogo sociale, il rispetto del diritto dei lavoratori di essere informati e consultati, il rispetto dei diritti sindacali, la salute e la sicurezza sul lavoro e il dialogo con le Comunità locali, e/o le azioni intraprese per garantire la tutela e lo sviluppo di tali Comunità.
Per quanto concerne i diritti umani e la lotta contro la corruzione attiva e passiva, la dichiarazione informativa può includere informazioni sulla prevenzione delle violazioni dei diritti umani e/o sugli strumenti esistenti per combattere la corruzione attiva e passiva. Dovrebbero essere altresì fornite informazioni adeguate sugli aspetti per cui appare più probabile che si realizzino i principali rischi di gravi ripercussioni, come pure sui rischi già concretizzati. La gravità delle ripercussioni dovrebbe essere valutata sulla base della loro portata e incidenza. Il rischio di ripercussioni negative può derivare dalle attività proprie dell’Impresa o essere connesso alle sue operazioni nonché, ove opportuno e proporzionato, ai suoi prodotti, ai suoi servizi o ai suoi rapporti commerciali, incluse le catene di fornitura e subappalto. Tale requisito non dovrebbe imporre alle Piccole e Medie Imprese indebiti oneri amministrativi supplementari.
Come prescrive la norma, la DNF deve essere costruita nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell’attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto dalla stessa prodotta. Copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell’impresa, descrivendo almeno:

  1. il modello aziendale di gestione ed organizzazione delle attività dell’impresa, ivi inclusi i modelli di organizzazione e di gestione eventualmente adottati ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (Disciplina della Responsabilità Amministrativa), anche con riferimento alla gestione dei suddetti temi;
  2. le politiche praticate dall’impresa, comprese quelle di dovuta diligenza, i risultati conseguiti tramite di esse e i relativi indicatori fondamentali di prestazione di carattere non finanziario;
  3. i principali rischi, generati o subiti, connessi ai suddetti temi e che derivano dalle attività dell’impresa, dai suoi prodotti, servizi o rapporti commerciali, incluse, ove rilevanti, le catene di fornitura e subappalto.

In merito agli ambiti di cui al comma 1, la dichiarazione di carattere non finanziario contiene almeno informazioni riguardanti:

  1. l’utilizzo di risorse energetiche, distinguendo fra quelle prodotte da fonti rinnovabili e non rinnovabili, e l’impiego di risorse idriche;
  2. le emissioni di gas ad effetto serra e le emissioni inquinanti in atmosfera;
  3. l’impatto, ove possibile sulla base di ipotesi o scenari realistici anche a medio termine, sull’ambiente nonché sulla salute e la sicurezza, associato ai fattori di rischio di cui al comma 1, lettera c), o ad altri rilevanti fattori di rischio ambientale e sanitario;
  4. aspetti sociali e attinenti alla gestione del personale, incluse le azioni poste in essere per garantire la parità di genere, le misure volte ad attuare le convenzioni di organizzazioni internazionali e sovranazionali in materia, e le modalità con cui è realizzato il dialogo con le parti sociali;
  5. rispetto dei diritti umani, le misure adottate per prevenirne le violazioni, nonché le azioni poste in essere per impedire atteggiamenti ed azioni comunque discriminatori;
  6. lotta contro la corruzione sia attiva sia passiva, con indicazione degli strumenti a tal fine adottati.

Per tutte le altre Imprese, che sono la stragrande maggioranza, il Bilancio di Sostenibilità, dove ordinare le informazioni non finanziarie, è volontario.
Nel tempo non pubblicare un Bilancio di Sostenibilità sarà impensabile per qualsiasi attività produttiva che non sia micro.
Infatti, nel rispetto delle regole di filiera e di catene di fornitura, le Imprese devono evidenziare un comportamento commerciale trasparente e responsabile e un’attività compatibile con una crescita sostenibile e inclusiva al fine di promuovere gli interessi della Società; la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e sulla diversità contribuisce a misurare, monitorare e gestire i risultati delle Imprese utile ad accrescere la fiducia degli investitori e dei Consumatori.
È necessario portare la trasparenza delle informazioni sociali e ambientali fornite dalle Imprese al fine di individuare i rischi per la redditività a lungo termine, giustizia sociale e protezione dell’ambiente. Si tratta in breve di soddisfare le esigenze valutative degli investitori e di altri portatori di interesse, nonché la necessità di assicurare ai Consumatori un facile accesso alle informazioni relative all’impatto delle Imprese sulla Società.

Contenuti di Base

Modello aziendale

Breve descrizione del modello aziendale dell’Impresa, spiegato in maniera chiara, comprensibile e fattuale. Un modello aziendale è qualcosa di specifico e le Imprese dovrebbero evitare di comunicare informazioni non rilevanti di natura promozionale o ambiziosa che distolgono l’attenzione dalle informazioni rilevanti. Particolare attenzione agli obiettivi, le strategie, le tendenze e i fattori principali che possono influenzare lo sviluppo futuro; come soddisfa le esigenze dei Consumatori/clienti; come vengono realizzati prodotti/servizi e che cosa rende l’approccio di produzione concorrenziale e sostenibile; le caratteristiche del mercato in cui l’Impresa opera e come lo stesso può evolversi.

Politiche e dovuta diligenza

Descrizione delle politiche applicate dall’Impresa e delle procedure di dovuta diligenza applicate, sui loro approcci ad aspetti fondamentali di carattere non finanziario, sui principali obiettivi e su come esse stiano pianificando di conseguire tali obiettivi e di attuare tali piani, tenendo conto delle circostanze specifiche dell’Impresa. Particolare attenzione va dedicata a come le allocazioni di risorse si relazionano agli obiettivi, alla gestione dei rischi e ai risultati auspicati. Da evidenziare le risorse allocate alla gestione dei rischi, all’informazione, alla formazione, al monitoraggio, alla revisione, alla cooperazione con le autorità locali e le parti sociali.

Risultato

Rappresentazione utile, corretta ed equilibrata del risultato delle politiche di cui al punto precedente per comprendere e monitorare i risultati dell’Impresa. In particolare le ripercussioni e le dipendenze in termini di capitale naturale, un confronto rispetto agli obiettivi, gli sviluppi nel tempo, gli effetti attenuanti delle politiche attuate.

Rischi principali e loro gestione

I principali rischi connessi alle attività dell’Impresa anche in riferimento, ove opportuno e proporzionato, ai suoi rapporti, prodotti e servizi commerciali che possono avere ripercussioni negative in tali ambiti, nonché le relative modalità di gestione adottate dall’Impresa, sui rischi principali e sulle modalità seguite per gestirli e attenuarli. Più specificatamente sui prodotti difettosi con possibili effetti sulla sicurezza dei Consumatori, sulle politiche attuate per affrontare tale questione, sulle misure di attenuazione che rispondono alle esigenze dei Consumatori già colpiti da tali prodotti.

Indicatori fondamentali di prestazione

Gli Indicatori fondamentali di prestazione sono necessari per comprendere l’andamento dell’Impresa, i suoi risultati, la sua posizione e l’impatto della sua attività, tenendo conto delle loro circostanze specifiche. Tali indicatori dovrebbero essere coerenti con le metriche effettivamente utilizzate dall’Impresa nei suoi processi interni di gestione e di valutazione dei rischi. Ciò rende le divulgazioni più pertinenti, oltre a migliorare la trasparenza. La divulgazione di indicatori fondamentali di prestazione di elevata qualità e generalmente riconosciuti (ad esempio, metriche ampiamente utilizzate in un settore o per questioni tematiche specifiche) potrebbe altresì migliorare la comparabilità, in particolare per le Imprese appartenenti allo stesso settore o alla stessa catena del valore.

Aspetti tematici

Informazioni ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva in misura necessaria alla comprensione dell’andamento dell’Impresa, dei suoi risultati, della sua situazione e dell’impatto della sua attività.

  • Questioni ambientali: inquinamento, rifiuti, risparmio energetico, uso e tutela delle risorse naturali e la corrispondente protezione della biodiversità.
  • Questioni sociali e attinenti al personale: parità e diversità, salute, sicurezza e condizioni del lavoro, formazione, relazioni sindacali, ivi incluso il rispetto dei diritti sindacali, ripercussioni sui Consumatori vulnerabili, relazioni con la Comunità, ivi compreso lo sviluppo sociale ed economico delle Comunità locali.
  • Rispetto dei diritti umani.
  • Aspetti legati alla lotta contro la corruzione attiva e passiva.

Standard di comunicazione

Un’Impresa può fare affidamento su standard internazionali, unionali o nazionali di elevata qualità, ampiamente riconosciuti. Alcuni standard coprono un’ampia varietà di settori e questioni tematiche (standard orizzontali); altri sono settoriali o specifici di una questione tematica. Alcuni si concentrano esclusivamente sulla divulgazione di informazioni di carattere non finanziario; mentre altri si riferiscono alla trasparenza in un contesto più ampio. Le Imprese possono comunque ritenere opportuno l’utilizzo di altri standard di comunicazione, quali quelli menzionati negli orientamenti.

Divulgazione in merito alla diversità del CdA

Descrizione della politica in materia di diversità applicata in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo dall’Impresa relativamente ad aspetti quali, ad esempio, l’età, il sesso, o il percorso formativo e professionale, gli obiettivi di tale politica sulla diversità, le modalità di attuazione e i risultati nel periodo di riferimento. Se non è applicata alcuna politica di questo tipo, la dichiarazione contiene una spiegazione del perché di questa scelta. Le Imprese dovrebbero divulgare obiettivi misurabili specifici per gli aspetti pertinenti relativi alla diversità. Risulta particolarmente utile fissare obiettivi quantitativi e tempistiche, in particolare per quanto riguarda l’equilibrio di genere.

Comunicazione Trasparente

La comunicazione è un requisito fondamentale disatteso nei riguardi dei Consumatori. Tra anni fa, abbiamo chiamato la nostra prima Ricerca “Sostenibilità Sommersa” evidenziando la necessità (e utilità) di diffondere i Bilanci di Sostenibilità ad ampio raggio. Obiettivo di fondo è quello di definire modalità per far emergere i valori contenuti nel Bilancio di Sostenibilità e divulgarne la conoscenza, oggi troppo limitata agli addetti ai lavori.

Comunicazione di informazioni rilevanti

Informazioni rilevanti, specifiche delle circostanze aziendali, in misura necessaria alla corretta comprensione dell’andamento dell’Impresa, dei suoi risultati, della sua situazione e dell’impatto della sua attività nonché sugli aspetti per cui appare più probabile che si realizzino i principali rischi di gravi ripercussioni, come pure sui rischi già concretizzati. Le ripercussioni interessate possono essere positive o negative e le divulgazioni rilevanti dovrebbero trattare entrambe in maniera chiara ed equilibrata. Una dichiarazione di carattere non finanziario dovrebbe fornire una rappresentazione veritiera e corretta delle informazioni dell’Impresa necessarie per le parti interessate pertinenti.

Informazioni corrette, equilibrate e comprensibili

Occorre prendere in giusta considerazione gli aspetti favorevoli e sfavorevoli e le informazioni dovrebbero essere valutate e presentate in maniera imparziale; in pratica considerare tutte le informazioni in ingresso disponibili e attendibili, tenendo conto delle esigenze di informazione delle parti interessate. Gli utilizzatori delle informazioni non devono essere fuorviati da dichiarazioni errate rilevanti, dall’omissione di informazioni rilevanti o dalla comunicazione di informazioni non rilevanti. Fondamentale rendere le informazioni più comprensibili utilizzando un linguaggio semplice e una terminologia coerente, evitando la standardizzazione e, ove necessario, fornendo definizioni per i termini tecnici.

Informazioni complete ma concise

Informazioni ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva in misura necessaria alla comprensione dell’andamento dell’Impresa, dei suoi risultati, della sua situazione e dell’impatto della sua attività. Si dovrebbe evitare di fornire informazioni generiche o standardizzate che non siano rilevanti, meno facili da comprendere dato che occulterebbero le informazioni rilevanti.

Informazioni strategiche e lungimiranti

Approfondimenti in merito al modello aziendale di un’Impresa, alla sua strategia e alla sua attuazione, nonché spiegare le implicazioni a breve, a medio e a lungo termine delle informazioni divulgate. Comunicando obiettivi, parametri di riferimento e impegni, un’Impresa può aiutare gli investitori e le altre parti interessate a inserire i risultati conseguiti dalla stessa in un contesto. Ciò può essere utile per valutare le prospettive future. Il monitoraggio esterno degli impegni e dei progressi verso gli obiettivi promuove maggiore trasparenza nei confronti delle parti interessate.

Informazioni orientate alle parti interessate

Concentrarsi sulle necessità delle parti interessate intese come un gruppo collettivo piuttosto che sulle necessità o sulle preferenze di singoli soggetti o parti interessate atipiche o con esigenze irragionevoli di informazioni. Ove opportuno tali soggetti possono includere, tra gli altri: investitori, lavoratori, Consumatori, fornitori, clienti, Comunità locali, autorità pubbliche, gruppi vulnerabili, parti sociali e società civile.

Informazioni coerenti e sistematiche

Collegamenti chiari tra le informazioni presentate nella dichiarazione di carattere non finanziario e le altre informazioni comunicate nella relazione sulla gestione rendono dette informazioni più utili, pertinenti e coerenti. La relazione sulla gestione dovrebbe essere considerata come un unico insieme di informazioni equilibrate e coerenti.