Divulgazione

Il Consumatore è sempre più attento e sensibile agli impegni assunti dalle Imprese per avere una missione sostenibile, per contribuire al benessere generale, adottando la legalità come strategia globale. Eppure tanto le Imprese quanto le Istituzioni non ritengono ancora importante il coinvolgimento dei Consumatori nella promozione della cultura della Sostenibilità diffusa; conferenze, convegni, relazioni pubbliche, uffici stampa sono ancora rivolti agli addetti ai lavori e i Consumatori vengono raramente e superficialmente informati.

A parole tutti sono concordi nel mettere al primo posto, per la migliore promozione e la veloce affermazione della cultura della Sostenibilità, l’impegno a diffondere la conoscenza, la ricerca e le buone pratiche presso i Consumatori. ConsumerLab ritiene questo impegno inderogabile; per questo ha messo a sistema relazioni ed esperienze per concretizzare il potere contrattuale dei Consumatori (consumer clout) con la necessaria efficacia e la dovuta incisività.

Come far conoscere ai Consumatori le azioni che un’Impresa adotta per avere una missione sostenibile? ConsumerLab propone la valorizzazione delle attività non finanziarie delle Imprese, cioè quelle che concorrono alla redazione dei Bilanci di Sostenibilità, rendendole accessibili con immediatezza e semplicità, attraverso la redazione della Lettera al Consumatore o della Carta della Sostenibilità, da promuovere direttamente attraverso il proprio Campus.

Il fine è stimolare un dialogo costruttivo con i Consumatori, orientandoli su temi positivi e concreti, per la corretta ed efficace affermazione della Sostenibilità come matrice dello sviluppo. Intento collaterale è anche quello di evidenziare gli asset di una sostenibile, cioè il valore immateriale di un’Impresa, gli investimenti intangibili generalmente non contabilizzati nei bilanci civilistici e fiscali; nell’economia del terzo millennio, detti asset sono determinanti per creare valore nel tempo, partecipare al merito patrimoniale e quotare meglio un’Impresa.