Effetto Covid-19 sulle scelte finanziarie previdenziali. La sensibilità per la pianificazione previdenziale della “Generazione Z”

Confermando l’impegno sul campo dell’Educazione Finanziaria per la terza edizione di #OttobreEdufin abbiamo presentato questa ricerca che si propone di dare indicazioni su come evolvono le scelte finanziarie personali e familiari partendo dall’attualità e anche correlate all’emergenza Coronavirus. L’educazione finanziaria ha due obiettivi fondamentali: sensibilizzare al risparmio e consentire una gestione ottimale di questo risparmio, dalle pratiche burocratiche alla previdenza.

La Ricerca ha messo in evidenza alcune considerazioni base. Prima di tutto la generale, carente, competenza finanziaria della popolazione con particolare accentuazione per la “Generazione Z” (nati dal 1997), la più prossima alla costruzione del futuro. I giovani non hanno chiara la realtà del loro futuro previdenziale, sono quasi rassegnati all’incertezza. Non risparmiano e spendono tutto – non solo quando guadagnano poco – anche quando guadagnano bene. Ignorano la previdenza integrativa. Le altre Generazioni, al contrario, risparmiano ma impegnano male il risparmio. Non solo per la mediocre competenza delle regole basilari.

Nel corso dei lavori abbiamo raccolto una serie di segnali per definire uno “Scenario e Sentiment della Generazione Z”, un caleidoscopio di quello che i giovani dicono e, forse, pensano. Ne risulta una panoramica, che abbiamo cercato di armonizzare al meglio, per definire lo scenario che genera il sentiment che oggi influenza i giovani.

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    I contributi degli esperti

    Francesco Tamburella

    Coordinatore ConsumerLab

    Pierpio Cerfogli

    Vice Direttore Generale BIPER Banca

    Paolo Bacciga

    Direttore Amminitrativo Fideuram, relatore del Bilancio di Sostenibilità

    Elena Grinta

    Università Cattolica del Sacro Cuore