Lo scorso 26 ottobre è iniziata la consultazione online della Commissione Europea sul tema della Sostenibilità nella governance aziendale; un’operazione di grande importanza nonostante il suo momentaneo basso impatto mediatico.
Il tema della Sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) è stato centrale nella strategia del primo anno di governo della Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, la quale ha spinto fin dal primo giorno per la formulazione e l’approvazione del Green New Deal.
Anche nel Piano di Ripresa, il cosiddetto “Next generation fund” o “Recovery Fund“, firmato dopo la prima ondata della pandemia di Covid-19, l’attenzione verso lo sviluppo sostenibile della Commissione non è sembrata diminuire.
Uno degli scogli che arginerebbe il propagarsi dello sviluppo sostenibile è stato individuato dagli esperti ricercatori della Commissione Europea nei sistemi di governance aziendale.
Gli amministratori delle società, infatti, non starebbero dando abbastanza importanza agli obiettivi sostenibili, poiché sarebbero considerati come traguardi non remunerativi e troppo lontani cronologicamente.
A questo proposito, lo studio fatto dall’UE sui doveri degli amministratori e del top management verso la sostenibilità, ha evidenziato come negli ultimi 30 anni le società quotate dell’UE stiano continuando a concentrarsi più sui benefici a breve termine degli azionisti piuttosto che verso quelli a lungo termine della società, senza la visione ormai conclamata che il benessere dell’azionista non potrà più essere generato non tenendo conto del benessere degli stakeholder, tutti.
Per questi motivi la Commissione Europea sta ritenendo che ci sia la necessità di un intervento politico per “allungare l’orizzonte temporale” nel processo decisionale aziendale, in modo da promuovere una governance più favorevole e attenta alla sostenibilità.
In concreto è stata lanciata la consultazione pubblica sulla piattaforma online della Commissione Europea (https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12548-Sustainable-corporate-governance/public-consultation), volta a definire una successiva iniziativa che possa favorire un cambio di passo assolutamente necessario e urgente.
La consultazione si chiuderà l’8 febbraio 2021, e ha lo scopo dichiarato di:
- Raccogliere le opinioni delle parti interessate sulla necessità e sugli obiettivi dell’intervento dell’UE, nonché sulle diverse opzioni politiche
- Raccogliere dati che possono essere utilizzati per valutare meglio i costi e i benefici delle diverse opzioni politiche
- Raccogliere ulteriori conoscenze su alcune questioni specifiche in particolare per quanto riguarda i quadri nazionali, i meccanismi di applicazione e l’attuale giurisprudenza.
A rispondere è chiamata una platea molto ampia: dai singoli cittadini ai capi d’azienda, dalle ONG ai grandi gruppi d’interesse.
Ma è comprensibile come siano proprio le governance aziendali a dover rispondere a questo appello, aprendo gli occhi davanti al fenomeno della necessaria sostenibilità che non può essere più ignorato. Un fenomeno che oggi deve essere pianificato sul lungo periodo in modo che domani non diventi un’urgenza.
REPUBBLICA – ROBERTO ORSI