L’efficienza infrastrutturale è uno dei fattori cruciali per lo sviluppo e la competitività di un Paese; unitamente alla sostenibilità delle performance economiche e l’impatto socio-ambientale di ogni attività produttiva, garantiscono qualità della vita, coesione sociale e futuro al pari del presente.
Per rimanere al passo dell’evoluzione sociale, abbiamo bisogno di infrastrutture moderne, capaci di garantire adeguate mobilità, utility, comunicazioni, sanità e servizi alla persona, controlli e prevenzione, sicurezza (safety e security) e contrasto all’illegalità.
La regolazione e la gestione equilibrata tra interessi pubblici e privati (comprese la competizione concorrenziale e la parità di accesso degli operatori), la programmazione di lungo termine con politiche incentivanti o protettive, connesse alla soddisfazione delle crescenti esigenze finanziarie, sono i temi da trattare con la massima attenzione e tempestività.
Il sistema energetico, insieme a quello della mobilità e della comunicazione, non può prescindere dallo sviluppo delle infrastrutture, trainate dall’innovazione tecnologica, per consentire una concreta transizione verso l’economia sostenibile.
Decarbonizzazione e indipendenza energetica sono i punti chiave, insieme alla semplificazione e al “fastrack” amministrativo.
Il sistema energetico dovrà essere aperto (mix di fonti), distribuito e interconnesso; sicuro (stabilità di approvvigionamenti), resiliente (adattamento climatico e operativo alle indeterminatezze), caratterizzato da open innovation (collaborazione nella ricerca tra i player senza riserve) anche per raggiungere una significativa capacità di accumulo, di gestione e di monitoraggio in uno scenario di flessibilità generale (domanda e offerta disarmoniche).
Occorre rimuovere la diffidenza delle comunità locali ad ospitare infrastrutture d’interesse nazionale. La condivisione consapevole dei cittadini consumatori potrà essere favorita dal possibile ruolo attivo (prosumer), dovuto al principio di cogenerazione, nonché da una reale interazione per conoscere i benefici, diretti e indiretti, con la dovuta trasparenza.
Le Imprese che operano nella realizzazione e gestione di infrastrutture non possono più evitare di favorire e rispettare la sensibilità sociale e civile che, in maniera sempre più convinta e determinata, intende proteggere il bene comune e l’interesse generale congiuntamente alle autonomie locali.
(prologo alla Ricerca in corso di ConsumerLab.it)