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LA GOVERNANCE DEL CLIMA, UN’ARCHITETTURA OLISTICA CON UN APPROCCIO SISTEMICO

By 13 Novembre 2019 Aprile 8th, 2020 No Comments

Nell’ambito dello sviluppo sostenibile le Imprese hanno il dovere di agire per contrastare il cambiamento climatico, prima evitando di produrre gas serra, poi di assorbirne la maggiore quantità possibile; significa agire in maniera integrata con la strategia gestionale nell’ottica delle transizione intelligente, anche per consolidare la resilienza nel medio-lungo periodo.
Chi ha la responsabilità dell’Impresa, nel rendere conto agli azionisti, deve aver presente l’importanza dell’ambiente in generale e del clima in particolare, superando le regole con ulteriori impegni volontari. Tutto il sistema produttivo deve assimilare le competenze necessarie per agire e controllare, puntando al miglior risultato possibile verso le emissioni zero.
Ogni Impresa dovrebbe avere manager con le opportune conoscenze, competenze, esperienze (esprimibile in libertà) per improntare le decisioni in maniera consapevole delle minacce e delle opportunità legate al clima, ponendole alla base di ogni implementazione produttiva.
La strada è un’architettura olistica con un approccio sistemico. Questo approccio avrà un ruolo, che possiamo definire lobbistico, presso i decisori pubblici sensibilizzati in maniera opportuna e trasparente, senza deviazioni conseguenti ad interessi di parte.
Tutte le Imprese, dalle grandi alle piccole devono uniformarsi in maniera corale all’esigenza di uno sviluppo sostenibile, organizzando il coinvolgimento degli stakeholders, Consumatori in testa. Sopratutto questi ultimi devono collaborare convinti, avendo chiaramente compreso che l’impegno delle attività produttive è concreto ed efficace. Cambierà lo stile di vita e consumo quanto prioritariamente cambieranno i modelli di produzione, il funzionamento del mercato, con la partecipazione essenziale della finanza.
Spetta alla finanza valutare se nella pianificazione degli investimenti l’Impresa abbia una strategia in cui il clima partecipi ai processi decisionali , sia integrato nella gestione dei rischi.
Rivedere il modello di sviluppo richiede notevoli apporti finanziari e, sopratutto, un impegno attuativo che genera titubanze; non è facile per tutti generare valore a lungo termine bilanciando le condizioni naturali e sociali; ogni manager sa di correre dei rischi rompendo gli equilibri raggiunti, magari rinunciando a quel valore aggiunto conquistato sul consumo delle risorse naturali e sociali senza riparazione e compensazione. Queste titubanze vanno rincuorate con opportune politiche d’incentivazione, assicurando una visione avanzata all’Impresa e una prospettiva di lungo termine.
Le Imprese che aspirano al futuro devono approfondire con trasparenza il ruolo e lo scopo che occupano nella società, concentrandosi prima sul “perché” e poi sul “come” per programmare con realismo e concretezza l’agenda per la sostenibilità.
Le iniziative a favore del clima saranno parte integrante dei Bilanci di Sostenibilità, in modo da essere divulgate con chiarezza, risultando un impegno formale da parte del management.
I principi si basano sulle raccomandazioni della Task Force sulle informazioni finanziarie relative al clima (TCFD). Hanno lo scopo di aiutare i consigli di amministrazione e gli alti dirigenti a valutare la qualità della governance del clima presso le organizzazioni che supervisionano e identificare gli aspetti che necessitano di sviluppo o miglioramento. E, in definitiva, dovrebbero aiutare le aziende a migliorare sia le loro pratiche di governance del clima che le loro linee guida sulla divulgazione del TCFD – supportate pubblicamente da oltre il 50% degli investitori in tutto il mondo, che insieme detengono quasi 100 trilioni di dollari di attività gestite.