News

LA SPECULAZIONE PESA SULL’AUMENTO DEI PREZZI

By 8 Febbraio 2022 No Comments

Tutti ne parlano con ossessione, i prezzi e l’inflazione crescono senza ritegno.

La ripresa successiva al blocco pandemico ha cominciato con i noli dei trasporti e le materie prime pregiate e alcuni componenti come i conduttori per l’elettronica.

Il fermo ha bloccato le macchine e riavviarle ha creato un forte divario tra domanda e offerta, quindi la speculazione su è ingolosita e ha fatto il suo gioco.

La ripresa della domanda ha acceso le miccia del rincaro energetico, anche sostenuto da diverse questioni politiche locali. A questo punto si è scatenata una reazione a catena che ha indotto tutti a moltiplicare i margini con la scusa di compensare i maggiori costi produttivi. Il vero mostro si è svegliato, quello della finanza speculativa sulle materie prime, come il gas: la negoziazioni mensili di future sono salite subito di quasi tre volte, influenzando tutte le piazze, creando un sovrapprezzo per accontentare gli operatori finanziari che acquistavano gas in anticipo, scambiavano tra loro più volte prima di arrivare all’utilizzatore reale, sottraendolo quindi valore al libero mercato; una semplice speculazione al rialzo.

Nessuno dice niente!

Complici dappertutto, in particolare in diversi gruppi mediatici che hanno interessi trasversali.

Quando la finanzia fagocita l’economia abbiamo la prova evidente della fonte principale che da luogo a mille fonti a cascata per aumentare i prezzi, fino al retail. Pagano i cittadini, i consumatori. Aumentano le diversità, decade la coesione e l’equità sociale. Ogni riferimento allo sviluppo sostenibile, ai criteri ESG che lo caratterizzano, sono neanche all’orizzonte per tutto il sistema.