I Model Future Respect e Made In Italy vogliono evidenziare lo stato di avanzamento della trasformazione sostenibile delle PMI italiane come atteso e percepito dai Cittadini Consumatori.
I Model si propongono di rapprentare la struttura sostenibile teoricamente più completa di una PMI; sono infatti costruiti sulla base di un vasto repertorio di casistiche frutto della catalogazione di oltre 1.500 Bilanci di Sostenibilità, elaborate con decine di report e ricerche realizzate.
La percezione e le aspettative dei Cittadini e Consumatori, integrate da analisi ESG con quelle economico finanziarie rappresentano il carattere distintivo dei Model, complementare ai rating dedicati sostenzialmente agli investitori.
I Model, messi a confronto con la gestione di una singola PMI, forniscono indicatori che misurano la capacità della PMI di crescere allineata alla trasformazione sostenibile; evidenziano l’equilibrio da rispettare nelle diverse azioni intraprese, interne ed esterne, tra stakeholder e shareholder.
Quale PMI presenta le migliori pratiche di sostenibilità che valorizzeranno la reputazione e la prevalenza nel mercato?
Lo dicono i MODEL che combinano la misurazione della performance economica e finaziaria con valutazioni Esg in linea con i diversi principi esposti dalle principali formulazioni presenti in letteratura.
Il confronto della gestione di una PMI con i MODEL rileva il posizionamento in tre livelli oltre un quarto “non classificato” per insufficenza di performance ovvero perchè coinvolta in attività non compatibili con la trasformazione sostenibile.
I MODEL identificano due diversi valori:
Il primo di FUTURE RESPECT verifica la presenza di attività allineate fino a 110 KPI rilevanti per evidenziare la politica equilibrata tra gli interessi degli stakeholder (Cittadini Consumatori in testa) e gli shareholder. Misura i contributi forniti dalle Imprese agli interessi generali, al bene comune, alla crescita economica con la partecipazione solidale per la coesione e l’equità sociale, di genere e generazionale. Rilevante nella definizione dei punteggi è anche la solidità economico-finanziaria.
Il secondo del MADE IN ITALY verifica la presenza di attività allineate fino a 30 KPI rilevanti secondo la logica italiana che caratterizza il sistema produttivo, l’attenzione alla realtà territoriale, i valori, la tradizione, il genius loci e l’omogeneità delle filiera; insomma le caratteristiche specifiche del Made in Italy.