
Abbiamo raccolto una serie di definizioni e valutazioni della Sostenibilità dai diversi Bilanci esaminati; le abbiamo elaborate per raccontare e interpretare concetti diversificati in modo da poter assimilare al meglio l’importanza che le attività non finanziarie hanno assunto nella “post modernità” di oggi.
La Sostenibilità è l’anima del brand, arricchendolo di luce immateriale, di una forza attrattiva ulteriore a quella generata dalla qualità intrinseca del prodotto-servizio.
Il brand è l’emblema del prodotto-servizio; quando ha carattere sostenibile ne potenzia la capacità di soddisfare l’esigenza di fruizione e acquisto, apportando consenso istintivo.
L’evoluzione dello stile di vita, che orienta la propensione al consumo, richiede maggiore attenzione e sensibilità nei riguardi del brand.
Un prodotto-servizio, ovviamente di qualità, merita una comunicazione efficace per raggiungere una adeguata reputazione in modo da affermare la soddisfazione fruitiva unitamente alla suggestione emotiva.
Ogni brand dovrebbe cavalcare un ideale per migliorare la qualità del consumo che favorisca il senso di appartenenza dei Consumatori al brand stesso.
L’ideale cavalcato dal brand ne determina il posizionamento con cui viene conosciuto e riconosciuto.
La Sostenibilità, conferendo un’anima al brand, caratterizza il prodotto-servizio, fondendo mirabilmente valori materiali e immateriali, in una identità che genera quel vantaggio competitivo garantito dalla distinguibilità.
Più forte è la componente immateriale, più efficace è la distinguibilità.
Più forte è il brand in generale, più duratura è la distinguibilità.
La comunicazione che racconta l’Impresa sostenibile potenzia la distinguibilità.
La comunicazione, infatti, deve riguardare non solo il prodotto ma l’Impresa nel suo complesso; deve gestire unitariamente le informazioni fornite con quelle ricevute, in particolare dai Consumatori, principali stakeholder (giudizi, apprezzamenti e consigli sull’Impresa, sul comportamento nel nome della Sostenibilità).
La Sostenibilità è l’ideale più vasto e profondo, rappresentato da un brand e concretizzato da un prodotto-servizio; interessa tutti i Consumatori, anche se in misura diversa.
Quindi il brand rappresenta anche la missione di soddisfare ideali insieme a bisogni materiali; più vasti gli ideali, più vasta la gamma dei prodotti-servizi che possono essere offerti al Consumatore.
La Sostenibilità rende giusto il profitto generato dall’Impresa; anzi, lo fa apprezzare con merito.
La Sostenibilità è la bellezza di un’Impresa capace di porre il brand sempre più in alto tra le motivazioni di acquisto dei Consumatori; la bellezza è sempre una fondamentale arma strategica di convinzione più qualificata.
Il dogma del marketing customer oriented non basta più; occorre arricchirlo con l’impegno sustainable oriented.
La voglia di Sostenibilità sta emergendo dalla palude dell’indifferenza e dalla frustrazione della Società contemporanea; il Cittadino è pronto a riprendere il centro della scena, come già accade nelle innumerevoli componenti del “terzo settore”.
Esistono chiari segnali di questa reazione che sta preparando una inversione di tendenza; il desiderio nascosto di una coscienza più consapevole sui valori che contano, da scoprire partendo dal basso, dalle basi della Società civile.
L’espressione vox populi, vox dei è oggi travisata con la “voce della pancia”, che la politica ha utilizzato male, per accontentare passivamente piuttosto che per guidare autorevolmente, mancando di rispetto all’umanità fatta di persone e non di masse, dove l’individualità e la diversità sono valori necessari.
Nonostante il benessere generale appaia migliorato, nello stato d’animo della gente sta crescendo il pessimismo ed il rancore. Troppo squilibrio cresce tra le forze istituzionali, imprenditoriali (soprattutto finanziarie) e la gente.
Il comunismo ha perso, il capitalismo non ha vinto, sta dilagando il populismo. Non esiste un ideale forte che possa fare da guida; la Sostenibilità è l’unica possibilità ideologica in grado di creare un equilibrio generale e rigenerare la coesione sociale, stabile e condivisa.
Le leggi non bastano più anche perché troppe volte vengono interpretate per chi ha forza e applicate letteralmente per chi non ne ha.
I comportamenti devono essere convincenti, credibili, improntati al principio di precauzione, al buon senso, nell’interesse generale.
Il beneficio apportato dal brand deve essere reale, senza lati oscuri.
La Sostenibilità deve diventare il simbolo più significativo ed evidente della comunicazione, radicandosi fortemente nell’Impresa.
L’Impresa deve meritare gratitudine per la sua esistenza, con una identità trasparente e concreta. I valori dell’identità, che determinano la credibilità e l’affidabilità del brand, vanno estratti cioè dalla storia e dall’esperienza dell’Impresa.
La Sostenibilità esprime valori validi per tutti, universali; valori che stimolano l’interesse concreto e la partecipazione piuttosto che scenari fantastici che evocano realtà inesistenti.
La Sostenibilità fonde il valore del brand e del prodotto nella comunicazione, dimostrando che il profitto d’Impresa rispetta anche il vantaggio per il Consumatore.
La meta di una comunicazione integrata, che dà luce a tutti gli aspetti positivi dell’Impresa, trova il filo conduttore nella Sostenibilità, che deve quindi improntare ogni angolo della gestione e della programmazione.