
Attivare l’implementazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per limitare il cambiamento climatico, l’inquinamento e le iniquità sociali non può avere successo se non si prevede di assorbirne i costi e promuovendo nuovi stili di vita.
Da sola l’innovazione non basta. Ancora meno i buoni propositi. Ancora meno le manifestazioni di piazza che vogliono ignorare l’altra faccia della medaglia. Illudono i buoni proposti come illudono le manifestazioni di piazza a senso unico.
Lo sviluppo in atto è costruito sul consumo, ogni attività crea opportunità di consumo consumando a sua volta. I grandi profitti oggi sono nella finanza speculativa e nello sfruttamento delle risorse, materiali e immateriali. Cambiare questi due filoni è quasi impossibile visto che la finanza controlla la politica attraverso la comunicazione e i benefici collaterali.
Senza una programmazione seria e certa non è possibile. Se un governo lo facesse verrebbe prima privato del conforto della finanza e poi, comunque bocciato severamente dai cittadini abituati al consumo libero e spregiudicato.
Il deforestazione, ad esempio, in effetti non è puro vandalismo. Il progresso ha bisogno di lavoro e terreni da coltivare, quindi, occorre trovare alternative efficaci, politiche e finanziarie, per le persone che dipendono dalla deforestazione traggono reddito e sostentamento.
L’abolizione dei cosiddetti SAD – Sussidi Ambientamenti Dannosi costa una trentina di miliardi che verrebbero riversati sui costi dei prodotto senza un intervento compensativo.
Il battaglia della trasformazione sostenibile la possono vincere solo i cittadini, attraverso consumi consapevoli, non solo adottando stili di vita responsabili. Il vittoria è sicura se i consumi penalizzeranno le imprese e le nazioni che non programmano, come si deve, il futuro. Non compriamo cinese e se la Cina non limita i climalteranti, non compriamo brasiliano se il Brasile continua a deforestare; così cala il loro PIL e anche l’inquinamento; non compriamo prodotti o servizi da chi non si è dimostrato impegnato a dovere. Adottiamo stili di vita intelligenti come camminare e utilizzare mezzi pubblici, mangiare meno carne e cibi confezionati, liberarsi dalle mode, riutilizzare e riciclare, usare meno gli smartphone, studiare meglio e mille altri modi di consumare.
È stato calcolato che servano100 miliardi all’anno per il prossimo decennio per raggiungere gli obiettivi del patto raggiunto alla Cop26.
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