
ei convegni e nei dibattiti i Consumatori sono costantemente assenti; sono presenti solo gli addetti ai lavori; nei media si parla dei problemi generali. Più che disinformazione c’è carenza d’informazione. Tutti sostengono che coinvolgere i Consumatori è fondamentale; eppure l’informazione è attuata in maniera inadeguata e ancor meno efficaci sono le proposte di soluzioni specifiche e pratiche.
I CONSUMATORI VANNO INVITATI E COINVOLTI
2) In generale la sensibilità dei Consumatori verso l’EC non corrisponde alla possibilità di adottarla. Esiste un terreno fertile che rimane parzialmente incolto.
L’interazione diretta e coinvolgente Consumatore-Impresa è determinante per raggiungere l’obiettivo.
CONSENTIRE AI CONSUMATORI DI ACCEDERVI IN MANIERA SEMPLIFICATA E PREMIANTE PER UNA PIENA CONDIVISIONE
3) I Bilanci di Sostenibilità con cui le Imprese evidenziano le loro attività non finanziarie
rimangono sconosciuti ai Consumatori; inderogabile, per la organizzazione circolare
del sistema produttivo, la connessione
attiva Consumatori, Beni-Servizi, Produzione, Pubblica Amministrazione. ConsumerLab
sta lavorando per SEMPLIFICARLI IN SINTESI DIVULGATIVE IN MODO DA FACILITARE
LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ E DELL’EC
4) Non si convince un Consumatore che il rifiuto è una risorsa se deve pagare due volte: un contributo ambientale mentre acquista e una tassa mentre smaltisce, differenziando.
La raccolta differenziata urbana presuppone, oltre al senso civico ben radicato, la conoscenza di un manuale tecnico e una certa pazienza. Quindi la strada della raccolta differenziata deve essere allargata per (ancora…)
CONSENTIRE AI CONSUMATORI DI ACCEDERVI IN MANIERA SEMPLIFICATA E
PREMIANTE PER UNA PIENA CONDIVISIONE
5) Il volume degli imballaggi cresce di continuo trainato dall’ecommerce, nessuno si pone il problema di affermare l’Ecodesign, l’innovazione tecnologica per progettare e realizzare prodotti che consentano e facilitino la differenziata, cioè abbiano capacità di riciclo, che ottimizzino le possibilità di riparazione, rigenerazione, riutilizzo e riconversione; che mantengano cioè il più a lungo possibile il proprio ciclo di vita, evidenziando la circolarità in maniera misurabile.
CONSUMERLAB STA PROGETTANDO L’ECODESIGN RESPECT
6) Si sostengono più gli investimenti che hanno effetti dannosi sull’ambiente. Serve un’azione concreta per ribaltare gli equilibri,
LIMITANDO I PREVALENTI SAD (SUSSIDI AMBIENTALMENTE DANNOSI) E INCREMENTANDO I LIMITATI SAF (SUSSIDI AMBIENTALMENTE FAVOREVOLI)
7) Abbiamo esaminato 529 Bilanci di Sostenibilità con l’obiettivo (tra gli altri) di verificare se l’Impresa adotta impostazioni produttive in modo da favorire l’affermazione dell’EC, rendendola più accessibile e più implementabile; in pratica progetta e produce nella logica dell’Ecodesign.
Solo il 4,8% lo fa.
LE IMPRESE DEVONO EVIDENZIARE LE AZIONI SPECIFICHE PER FAVORIRE L’EC
8) L’EC porta nuova occupazione se valorizza la Ricerca per l’Innovazione. L’inquinamento e il degrado creano occupazione poco qualificata ma più numerosa;
ATTENTI A PARLARE DI NUOVA OCCUPAZIONE DALLA GREEN ECONOMY in generale e dell’EC, in particolare senza il massimo impegno nella Ricerca per l’Innovazione, nella
semplificazione burocratica, nel riposizionamento culturale.
ALTRE PROPOSTE
1) Essenziale che la circolarità, inserita come pilastro dello sviluppo, sia misurabile o coordinata
da una cabina di regia; una cabina di regia che segua tutti i percorsi, avviando ogni possibile
integrazione e coordinamento; soprattutto in grado di programmare e pianificare gli approvvigionamenti di materie per le produzioni future, intervenendo sui flussi con particolare riferimento al recupero e al riutilizzo delle materie seconde. La stessa cabina di regia deve anche concertare le competenze sulla gestione dei materiali oggi distribuita a livello interministeriale.
2) Una forte maggioranza sarebbe pronta a preferire prodotti che hanno caratteristiche strutturali favorevoli alla circolarità; la difficoltà a individuarle rende inattiva questa preferenza. Una etichettatura che indichi la percentuale di potenziale riciclo di un prodotto faciliterebbe certamente la preferenza.
3) Chiediamo di iniziare subito la programmazione per l’impiego delle risorse del fondo UE/
Fesr post 2020 destinato alla crescita intelligente (che vede l’economia circolare al centro) appena approvato.
DUE CONSIDERAZIONI FINALI:
– l’EC catalizza la coesione sociale, creando connessione (ed emulazione) tra le
persone, stimolando il senso civico;
– l’EC non favorisce la finanza predatoria (che ammalora l’economia) e consente di
ostacolare la speculazione sulle materie prime.