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PAROLE CHIAVE DELLA SOSTENIBILITÀ

By 10 Marzo 2023 Marzo 15th, 2023 No Comments

Parole chiave della Sostenibilità sono: equità, rispetto, impegno e integrità. Equità economica con pari opportunità e valorizzazione del merito; equità sociale per dare a tutti la soddisfazione dei bisogni primari; equità nell’uso delle risorse naturali per conservare l’ambiente anche per le generazioni future. Rispetto degli equilibri tra produzione e lavoro; rispetto dell’uomo, delle dignità e delle diversità; rispetto dei valori e dei tempi per la rigenerazione della natura; rispetto delle regole, senza vizi occulti, danni collaterali o esternalità, rischi non calcolati. Impegno, anche a costo di sacrifici, per trasformare il modo di produrre, consumare e governare in modo da rettificare e compensare gli eccessi, le miopie e le frenesie clientelari secondo equità e rispetto; in pratica conquistare una concreta consapevolezza della necessità della trasoformazione sostenibile. Integrità nel modo di agire, nella correttezza del comportamento, nella trasparenza delle relazioni, nel rigore degli equilibri, nella oggettività della comunicazione. Per affermarsi la sostenibilità deve diventare utile e socialmente desiderabile, diffondendo l’esigenza della responsabilità e della conspevolezza che lo sviluppo lineare deve cedere il passo a quello circolare e alla visione di medio lungo termine. Appare inderogabile il recupero di un sistema compiuto di interazioine tra primo, secondo e terzo settore; da qui nascono nuove idee, si costruiscono le vere azioni per risolvere le crescenti carenze sociali, per sbloccarel’ascensore sociale, per favorire la defezione dell’io a favore del noi; in breve attuvare una efficace performance civica per indentificare le esigenze del terriorio, vere e prioritarie. Ogni Impresa ha necessità di operare in un tessuto dinamico ed equilibrato che ne favorisca la prosperità attraverso la semplificazione dei percorsi e delle relazioni. La sostenibilità, la cultura della sostenibilità è quindi la risorsa strategica necessaria per superare la crisi sistemica delle strutture che organizzano la nostra vita e delle motivazioni con cui la conduciamo; in particolare è necessario riscoprire quei valori antichi che rigenerano l’interesse per la cura interiore di se stessi e la compassione per gli altri, il superamento delle solitudini. La sostenibilità deve diventare la parola chiave dello sviluppo, del capitale, del lavoro, degli stili di Vita, delle scelte politiche attraverso un diffuso e condiviso ripensamento. Produrre, consumare e governare deve trovare dimensioni più comuni e meno individuali, rivedendo tanto il liberismo spinto quanto l’ambientalismo ideologico estremo. Ogni attività produttiva fa bene a documentare il suo impegno per la trasformazione sostenibile perchè ogni cittadino ne tiene conto adottando scelte di consumo attente. I tempi di oggi sono straodinari per gli accadimenti dirompenti. La pandemia, il cambiamento climatico, il rischio atomico della guerra, le disuguaglienze eccessive, potenze economiche ultra nazionali, regimi poco democratici. Tante crisi stimolano l’orgoglio dei popoli che intuiscono i lati oscuri della globalizzazione. Ogni progresso ha dei contrappesi e dei costi che prima o poi passano all’incasso, sopratutto se messo a confronto con crisi continue e diverse, il crescente egoismo, la strisciante indifferenza, la dilagante prepotenza. La trasformazione sostenibile diventa fondamentale per rigenerare gli equilibri secondo natura e buon senso. Ricchezze e potere in mano a minoranze sono la tomba della libertà e della democrazia. Il capitalismo sostenibile è la via maestra che cittadini consapevoli devono pretendere, contrastando il monopolio dei dati e dell’informazione, esigendo una politica aperta al dialogo e alla partecipazione, non solo in campagna elettorale.