
Scopo dello sviluppo sostenibile è quello di “soddisfare i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità di quelle future di soddisfare i propri bisogni”.
L’umanità sta prosperando in maniera accelerata rispetto al passato ma con tendenza polarizzata, irregolare e diseguale, procurando effetti perversi sul Territorio (Ambiente e Biodiversità), inefficienze crescenti nella Società (Comunità ed Istituzioni), squilibri preoccupanti nel Mercato (Consumatori ed Imprese).
La modernità si sta rivelando fragile e lo sviluppo vulnerabile; emerge con forza la necessità di cercare una crescita qualitativa più che quantitativa.
Le Organizzazioni di ogni tipo sono chiamate a compiere nuove scelte su come i loro prodotti, servizi, operazioni e attività impattano sulla Terra, le persone e le economie, evidenziando in maniera chiara e trasparente il proprio impegno a considerare la sostenibilità come fattore essenziale dell’attività produttiva e relazionale.
Occorre far emergere una visione positiva del mercato e della società che incentivi la voglia di cambiare, adattandosi a stili di vita consapevoli degli effetti indotti. Una visione di buon senso che alimenti la fiducia e faccia spazio alla speranza che il mercato sia più positivo di quanto si creda e che le attività produttive non pensino solo al profitto.
Serpeggia la voglia di ribellarsi al pessimismo dilagante, al declinismo, all’egoismo; c’è bisogno di dare spazio alle buone notizie, mettere in luce esempi positivi per non cadere nella frustrazione che deprime ed emargina; accanto a quello che va male c’è anche quello che va bene, ma se ne parla meno.
Il Bilancio di Sostenibilità è un manifesto di positività, racconta buone pratiche, attività costruttive che vanno fatte conoscere perché sono la cronaca di un mondo migliore, piuttosto sommerso.
Il Bilancio di Sostenibilità può essere un valido strumento per contribuire al recupero della fiducia nel prossimo e nelle Istituzioni, a partire dalla politica, portando tutti a costruire un saldo percorso verso il benessere, spinti dal basso, liberati da preconcetti, pregiudizi e fanatismi.
Il Bilancio di Sostenibilità serve a dimostrare che il profitto generato rispetta il bene comune, concorre al senso civico ed opera anche nell’interesse generale; in pratica contribuisce al benessere diffuso, anche per le generazioni future.
Un’Impresa raccoglie nel Bilancio di Sostenibilità le informazioni di carattere non finanziario e sulla diversità, estratte dalla sua gestione caratteristica, che attestano l’attitudine a creare valore nel tempo. In pratica analizza l’impatto generato con le proprie attività all’esterno e rendiconta quegli effetti collaterali, sociali e ambientali, capaci di avvantaggiare (creando valore condiviso) e non svantaggiare (eliminando danni, impronte e turbative) terze parti che, direttamente o indirettamente, sono coinvolte.
Dette attività devono anche poter innescare un circuito virtuoso in cui la sostenibilità venga posta alla base tanto delle attività produttive quanto delle scelte di consumo. Alla responsabilità sociale richiesta alle attività produttive va aggregata la responsabilità civica di Consumatori e di tutta la popolazione. Occorre facilitare, specialmente tra Impresa e Consumatori (stakeholder, portatori d’interesse primari), un dialogo costruttivo e di reciproco beneficio, per favorire comportamenti virtuosi, complementari e connessi, affinché la cultura della sostenibilità acquisti una prospettiva realistica di successo a tutto campo.
La reputazione di un’Impresa non è più solo legata al prodotto-servizio, al rapporto qualità-prezzo, all’assistenza clienti, alla storia.
Un’Impresa virtuosa deve fornire una rappresentazione equilibrata e ragionevole della sua performance di sostenibilità in un Bilancio chiaro e veritiero, che comprenda gli impatti sia positivi che negativi generati dal suo operare. Deve inoltre dimostrare in che modo l’Impresa influenza ed è influenzata dalle aspettative in tema di sviluppo sostenibile. Deve infine confrontare le performance internamente e all’esterno, oggi e domani.