
Esiste uno spazio notevole per aprire il risparmio agli investimenti sostenibili.
- Una specifica indagine realizata in occasione del Mese dell’Educazione Finaziaria 2018 ha dimostrato una evidente consapevolezza dei Risparmiatori sul valore della Sostenibilità che caratterizza una attività produttiva.
Il Cittadino è sempre più attento e sensibile agli impegni assunti dalle Imprese per avere una missione sostenibile, per contribuire al benessere generale, adottando la legalità come strategia globale. Il Risparmiatore è ancora in ritardo nella percezione dei valori rappresentati dalla Sostenibilità per orientare i propri investimenti.
Pertanto rappresentare presso il Risparmiatore i valori che rendono sostenibile l’Impresa destinataria di finanziamenti può diventare una chiave vincente per ampliare il risparmio gestito.
Appare evidente che il valore Sostenibilità riconosciuto in una Attività Produttiva è un asset determinante per “spostare” i risparmi verso investimenti da Imprese solide e redditizie ad Imprese che, oltre ad essere solide e redditizie, sono anche sostenibili.
Quello che serve al “Sistema Paese” è soprattutto “attrarre” nuovi risparmi verso investimenti stabili in Attività Produttive allargate, in modo da rinforzare la carente capitalizzazione dell’imprenditoria italiana e arricchire i risparmi di utilità sociale coniugata a crescita economica.
Questo rende fondamentale educare il Risparmiatore a valutare se l’attività dell’Impresa destinataria di finanziamenti (costruiti con i suoi risparmi) abbia adeguati requisiti di Sostenibilità.
Obiettivo di fondo deve essere quello di rendere concreta e diretta la partecipazione dei Risparmiatori alle diverse iniziative per la corretta ed efficace affermazione della Sostenibilità come matrice dello sviluppo.
Sette i principali indicatori emersi:
1. Dimostrare la convenienza concreta della scelta di investire in attività produttive caratterizzate da comprovata Sostenibilità.
2. Coinvolgere il Risparmiatore, con un impegno particolare, nella effettiva conoscenza della finanza sostenibile.
3. Selezionare con rigore gli investimenti in Attività Produttive caratterizzate da comprovata Sostenibilità.
4. Comunicare con efficacia e convinzione la scelta di investire in attività produttive caratterizzate da comprovata Sostenibilità.
5. Puntare con maggiore determinazione alla promozione dei PIR – Piani Individuali di Risparmio, specificatamente caratterizzati dai PRI (Principles of Responsible Investment).
6. Considerare determinante la condivisione partecipata dei Risparmiatori nella valutazione della comprovata Sostenibilità, dando spazio, insieme a parametri, indici
e rapporti, a giudizi di merito espressi con buon senso, concreto e spontaneo in logica consumeristica; detti giudizi si baseranno sulla valutazione pratica di quanto bene produce un’Impresa per gli altri oltre che per se stessa.
7. Disporre di valutazioni “terze”, cioè che fanno riferimento all’utenza (Consumatori-Risparmiatori), elaborate in maniera sintetica e condivisibile, assimilabili con immediatezza.
Condumerlab, con le Associazioni dei Consumatori, ha pieno consenso per assumere questo ruolo di “terzietà” anche in considerazione della loro capacità di diffondere direttamente, attraverso i loro canali, i messaggi attinenti la cultura della Sostenibilità.