
presentata a Roma il 30 ottobre 2018 presso lo Stadio di Domiziano (Piazza Navona) ha trattato, nell’ambito del mese dell’Educazione Finanziaria 2018, l’evoluzione dei risparmi e degli investimenti, per offrire un contributo alla conoscenza e all’apprezzamento dei risparmiatori sulla Finanza Sostenibile.
La Commissione Europea ha recentemente presentato la sua strategia per la realizzazione di un sistema finanziario che sostenga il programma dell’Unione per lo sviluppo sostenibile.
L’UE richiede di chiarire l’obbligo, per i gestori di attività e gli Investitori istituzionali, di tenere conto dei fattori di Sostenibilità nel processo di investimento e di rendere più stringenti gli obblighi di comunicazione.
Poi di imporre alle Imprese di assicurazione e di investimento di consigliare i clienti in base alle loro preferenze in materia di Sostenibilità.
Infine di integrare la Sostenibilità nei requisiti prudenziali di Banche e Imprese di Assicurazione che rappresentano un’importante fonte di finanziamento esterno per l’economia.
La ricerca si è proposta di contribuire al “Mese dell’Educazione Finanziaria” attraverso due attività: – analizzare la conoscenza e l’apprezzamento dei Risparmiatori sulla finanza sostenibile;
– spiegare il significato di finanza sostenibile, così da coniugare l’esigenza di investire consapevolmente per un giusto profitto con l’importanza di investire responsabilmente orientando i risparmi verso impieghi sostenibili.
Le Associazioni dei Consumatori stanno assumendo con maggiore impegno la tutela del risparmio analizzando con la massima attenzione le metodologie di raccolta per investimenti finanziari.
Un impegno che deve partire con la prevenzione, in pratica con l’educazione di base, prima ancora della tutela. Occorre considerare determinante la condivisione partecipata dei Consumatori-Risparmiatori nella valutazione della “comprovata Sostenibilità dell’Impresa”, dando spazio, insieme a parametri, indici e rapporti, a giudizi di merito espressi con buon senso, concreto e spontaneo; detti giudizi si baseranno sulla valutazione di quanto bene produce un’Impresa per gli altri oltre che per se stessa. In pratica si deve poter valutare, in ottica consumeristica, come l’Impresa destinataria di investimenti (quindi dei risparmi) agisce nell’economia reale assumendo una strategia d’investimento che coniuga l’esigenza del risultato economico e finanziario con la salvaguardia di valori sostenibili: rispetto/attenzione/vantaggi per il Territorio (sistema Ambiente e Biodiversità), la Società (sistema Comunità e Istituzioni) e il Mercato (sistema Produttori e Consumatori).