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RIDIMENSIONARE I CONSUMI E RIPOSIZIONARE GLI OBIETTIVI

By 8 Settembre 2022 No Comments

In questo autunno 2022 si concentrano diversi fattori della crisi che sta demolendo le certezze e stravolgendo le abitudini del mondo: il covid che non molla la presa, la guerra che taglia le prospettive, il clima che tuona concretamente i suoi effetti, le economie del mondo guidate dalla finanza al posto della politica, le multinazionali più forti dei governi. Il fattore meno appariscente, che si radica nelle persone, è lo stress generando apatia, frustrazione, contestazione, violenza. Incombe una crisi economica che potrebbe sconvolgere la realtà sociale, frenare la fiducia nel futuro e, soprattutto, creare effetti asimmetrici, che ampliano le disuguaglianze, erodono  le opportunità, colpiscono di più i molti (cittadino comune) e meno i pochi (cittadino privilegiato).

Nessuno dubita che questo sistema consumista prescritto dallo sviluppo lineare abbia fatto il suo tempo. Questo è il momento di attuare il giro di boa che ci allontani dalla tempesta perfetta in cui stiamo entrando e apporti fiducia nel futuro. È il momento di avviare un percorso di  trasformazione sostenibile in cui i sacrifici necessari per ridimensionare i consumi e riposizionare gli obiettivi siano chiari e seri, condivisi e proporzionati. 

È il momento dello sviluppo che prescriva una trasformazione imperniata sul rispetto dell’ambiente, della società e della gestione secondo equilibrio, trasparenza e integrità.

I governi possono intervenire appesantendo il debito pubblico ma i cittadini devono fare la loro parte; è il momento dei sacrifici per cambiare gli stili di vita e i modi di consumare. 

Finché i comportamenti non sostenibili di ogni campo politico, economico e sociale, verranno considerati un danno lieve, l’affermazione della trasformazione sostenibile sarà molto più lenta e blanda. Serve la forza della stigmatizzazione che condanni “coram populo”, pubblicamente e con efficacia reattiva, chi dice di agire sostenibile e non lo fa, oppure chi lo fa alla leggera, senza effettivo cambiamento. 

La coscienza e la consapevolezza sull’importanza di rispettare i valori dello sviluppo sostenibile devono orientare  le scelte di acquisto; per farlo l’informazione prima e il contrasto poi, hanno un ruolo decisivo per garantirne l’effettiva efficacia e concretizzare una vera condanna dei comportamenti animati da fatti fuorvianti e ingannevoli. Condanna prima commerciale, reputazionale da parte dei Consumatori e, in casi estremi, anche giudiziaria da parte dello Stato.