Social Set

Il Mercato riconosce maggior successo a quelle attività produttive che hanno un dialogo amichevole e costruttivo con i Consumatori, basato sulla reciproca fiducia e sulla condivisione delle esperienze attraverso un interscambio continuo e accessibile.
Sono proprio i Consumatori, attivi nel coinvolgimento e nella partecipazione, a fornire le informazioni più autentiche e utili; sono questi i cosiddetti prosumer scovati dal tra i propri o nei (gruppi di discussione), che ricevono informazioni e contemporaneamente fanno valutazioni su come considerano le Imprese, quanto le ritengano credibili, attendibili, convincenti, raccontando le loro esperienze, commentando le esperienze degli altri.
Il Social Set gestisce l’informazione e la contro-informazione web con una rete multipolare di Consumatori diventati esperti, riconosciuti dopo una attività di interazione indipendente costruita nei social network; appunto, perché “figli” del web; perché accreditati e credibili presso il proprio pubblico. Agiscono come amici, non hanno interessi o collegamenti con le Imprese, quindi come terzi indipendenti facilitano partecipano alla definizione di e con cui valorizzano il (il potere dei Consumatori) e si oppongono alla contaminazione mediatica.
Abbiamo studiato questo meccanismo di informazione, sempre più importante, come uguale e contrario alle formule esistenti, che influenzano il pubblico in maniera unilaterale e orientata.
Una innovazione che porta, in generale, una ventata positiva e interessante nella comunicazione online, perché impostata nell’interesse generale.
Infatti, le piattaforme social si stanno evolvendo e si stanno strutturando per qualificare e, quindi, dare priorità alle informazioni accreditate dagli utenti. I social premiano l’autorevolezza decretata da chi effettivamente è coinvolto.
I professional influencer cominciano a essere inflazionati, rappresentano masse e non colgono cluster qualificati e stabili; sono a rischio di manipolazioni interpretative e sospetti che gonfino i follower.
La comunicazione virale social apre l’interesse agli influencer amatoriali, quelli che definiamo native. Sono tantissimi, quando messi in una rete organizzata, che chiamiamo Social Set, formano un coro univoco di cluster qualificati; sono autentici e spontanei, puri e sinceri, non conoscono manipolazioni o alterazioni esterne.
I native influencer sono utenti normali, al massimo con qualche migliaio di follower ognuno; con i partecipanti ai group costituiscono una platea motivata e partecipante, lontana dall’ingaggio delle agenzie tradizionali che pompano i social con azioni di web marketing capaci di persuasione forzata, artificiosa.
L’effetto dei native influencer e dei group comincia a essere evidente quando, nel complesso, una campagna Social Set fa evidenziare un tasso di conversione più elevato con un costo unitario minore; oltretutto senza i vincoli e le formalità pretese dai professional influencer.
Markonet da tempo ha organizzato il suo Social Set, ora confluito nel Campus di ConsumerLab, realizzando una comunità che si sta raffinando e diffondendo con lo spirito originario del social networking.